Storia Dobertec
Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a
FARE L'IMPOSSIBILE.
(San Francesco d'Assisi)
La storia di Dobertec non è solo la storia di un'azienda, è soprattutto la storia di un uomo che ha creduto in un sogno: è quella dell'ingegner Marco Antonelli che ha portato avanti una passione lunga tutta una vita attraverso il lavoro, il coraggio e la determinazione.
Nato nel 1971 a Milano, figlio di un impiegato e di una casalinga, Antonelli è stato sempre attratto dalla meccanica e dalla biomeccanica, dai lavori artigianali e dalla tecnologia, grazie anche agli insegnamenti del nonno, Giuseppe Frontera, col quale passava le vacanze estive a Livorno.
In Toscana, il nonno di Antonelli, uomo pieno di risorse, trasmise al nipote, per poi condividerle, la passione e le abilità di meccanico, falegname, musicista e pittore.
E proprio a nonno Giuseppe si deve il grande interesse per le biciclette dell'ingegner Antonelli: col nonno imparava ad aggiustarle, a costruire i primi prototipi, a capirne il funzionamento, passando le vacanze a restaurare vecchie bici e motociclette, soprattutto vecchie Lambrette e motociclette Morini.
In quegli anni aiutò il nonno a realizzare un'originale bicicletta costruita con componenti di altre bici, accuratamente scelte, e di una piccola moto da cui aveva prelevato l'impianto frenante.
Da qui la scintilla: in lui si accese una passione che lo accompagnò per un lungo cammino di studio e sperimentazione che negli anni approdò alla biomeccanica con gli studi bioingegneristici universitari.
Laureatosi in Bioingegneria presso l'Università degli Studi di Pavia decise, ad un punto della sua carriera, di dedicarsi a tempo pieno allo studio di un'alternativa alla bicicletta comune.
Nella sua cantina attrezzata come un piccolo laboratorio, ha realizzato, con mezzi limitati, componenti meccanici anche complessi e saldato da solo i telai dei suoi prototipi che ha poi testato nelle campagne del milanese, spesso con pessimi risultati.
Così il tempo è passato fino ad arrivare ai giorni nostri in cui Dobertec è giunta alla realizzazione della prima alternativa al mondo alla bicicletta basata sul “Motore” che Leonardo da Vinci descrisse nel “Codice Atlantico”.
Nelle creazioni di Dobertec convergono una lunga esperienza da ingegnere, ricercatore e progettista, oltre che doti artistiche educate e raffinate nel corso di alcuni anni di lavoro in partnership con una firma internazionale dell'industrial design, Luciano Marabese, vincitore per ben due volte del premio "Compasso d'Oro".