Storia Twist-Bike Atlantic
Twist Bike Atlantic nasce da studi scientifici partiti nel 1998 grazie alla volontà del creatore, l'ingegner Marco Antonelli, di realizzare la prima bicicletta al mondo dotata del “motore” che Leonardo descrisse nel Codice Atlantico oltre 600 anni prima e che adottò sulla “Claviviola” ( f. 93r) .
In quell'anno l'ing. Antonelli, in occasione di una visita ad una mostra sulle macchine di Leonardo, fu fortemente impressionato dalla Claviviola, un originale strumento musicale dotato della tastiera di un clavicembalo, ed in grado di riprodurre il suono di una viola, da cui il nome dello strumento.
Quello che colpì Antonelli fu il meccanismo di azionamento di questo strumento musicale: il MOTORE DI LEONARDO, che continuava a destare meraviglia nel pubblico ed in lui stesso.
Nell'ammirare questo meccanismo, l'ingegnere si chiese se non fosse possibile riportare in vita il Motore di Leonardo, grazie alle più moderne tecnologie, per impiegarlo con successo su un mezzo di trasporto, una bicicletta, in un modo unico al mondo.
Ebbe quindi una geniale intuizione: sostituire il crine che Leonardo usava per fare suonare la Claviviola con la catena che avrebbe usato per far girare la ruota della bicicletta.
La trasmissione di Twist Bike non è stata però solo frutto di un’intuizione geniale favorita dal destino: ci sono voluti ben 15 anni di studi, ricerca e sviluppo nonché una grande passione e conoscenza degli studi di Leonardo da Vinci nell’ambito della meccanica.
Questo innovativo sistema di trasmissione ad elevato rendimento è in grado di sfruttare al meglio un sistema biomeccanico di pedalata con un movimento a step; un movimento non solo rivoluzionario ma anche funzionale perché rende possibile un migliore sfruttamento della catena cinematica degli arti inferiori rispetto ad una bici tradizionale. L'attività fisica svolta con questa nuova bicicletta fornisce stimolazioni uniche e particolarmente valide sia al sistema cardiovascolare sia alla muscolatura di glutei e gambe, migliorando perfino il già basso livello di impatti e traumi derivanti dalle bici convenzionali.
Nel corso degli anni l'ingegner Antonelli è entrato in contatto con aziende leader del settore nei materiali e nelle lavorazioni meccaniche oltre che con artigiani dalle capacità eccezionali.
La prima Twist Bike Atlantic fu ammirata nel 2008 presso la Triennale di Milano, dove riscosse un grande successo seppur in veste prototipale.
Da allora Dobertec ha istaurato collaborazioni con prestigiose istituzioni italiane ed estere.
Alla prima esposizione di Twist Bike Atlantic, infatti, ha contribuito l'azienda statunitense Material ConneXion sotto la guida della dottoressa Cifarelli.
L'evoluzione del progetto è continuata a partire dal design che, dal 2008, è stato sviluppato da Antonelli fino a giungere alle forme definitive, rivelate per la prima volta presso la Triennale di Milano a maggio del 2012, per essere poi oggetto di un convegno presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, a gennaio del 2013.
Nel corso del convegno di Brera sono state illustrate per la prima volta le 4 eccellenze di Twist Bike Atlantic grazie all'intervento di famosi docenti e ricercatori dell’Accademia, oltre che dell'Università di Pavia, del Centro di Ricerca della clinica Maugeri e del museo leonardesco del "Mulino di Mora Bassa" di Vigevano.